Via Longhe, 6 - Toara di Villaga (VI)

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DIARIO DI VIAGGIO

Presentazione


Questa rubrica del Barbagianni vuole essere un modo per farvi conoscere il territorio che ci circonda.

Perchè il viaggio spesso è più importante della meta.


Tutti i sentieri e i percorsi che troverete di seguito hanno come punto di partenza e arrivo al Barbagianni.


Buon viaggio.


Sentiero delle Caprette

Lunghezza: km 5,2

Dislivello: m 300

Tempo di percorrenza: ore 1,5

Acqua potabile lungo il percorso: no

Adatto ai più piccoli: sì

Difficoltà: nessuna

Traccia kmz e traccia gpx: 



Il Sentiero delle Caprette ci porta sopra la collina Riveselle dove stazionano due simpatiche caprette. Se avete del pane vecchio vedrete che lo apprezzeranno,  evitate di offrire loro dolciumi.

Il sentiero si inerpica per un breve tratto su delle lastre di roccia che, se bagnate, possono essere scivolose. Da lì percorre tutta la collina fino ad arrivare a lambire la piana di Pozzolo. Al ritorno è visibile dall’alto il borgo di Toara con, in evidenza, villa Piovene Porto Godi con tutta la corte chiusa da mura. Le barchesse della villa, un tempo riservate ai cavalli e ai buoi da aratro, sono diventate una cantina di grande prestigio,  dove è possibile degustare e acquistare il miglior prodotto dei Colli Berici.


Durante lo scorrere delle stagioni è possibile trovare lungo il percorso ruta selvatica (Ruta graveolens) e orchidee dei Berici; gli occhi esperti durante l' inverno sapranno individuare anche il raperonzolo che, in primavera, sarà più evidente, svettando con la sua campanula azzurra.


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Sentiero Cà dell'Ortolan

Lunghezza: km 4,1

Dislivello: m 250

Tempo di percorrenza: 1 ora

Acqua potabile lungo il  percorso: no

Adatto ai più piccoli: sì

Difficoltà: nessuna

Traccia kmz e traccia gpx: sì



Il sentiero Cà dell’Ortolan attraversa la collina Riveselle e conduce nel borgo di Toara passando dal Bed and Breakfast Cà dell’Ortolan, da cui prende il nome. Cà dell’Ortolan deriva da "casa dell’ortolano" ed era la dimora della famiglia che si occupava dell’orto dei conti Piovene Porto Godi. Ora è una vera chicca della ricettività locale che accoglie turisti da tutta Europa.


Il sentiero passa dalla Casetta Rossa, visibile dal parcheggio del Barbagianni, e attraversa la suggestiva e ben curata zona degli ulivi. La fascia degli ulivi è riconoscibile per il colore verde grigio e per trovarsi ad una altitudine che ripara le piante dalle nebbie; tale fascia è identificabile anche in altre zone dei Colli Berici ed è da queste microcolture che si ricava il pregiato Olio dei Berici.



Sentiero San Donato

Lunghezza: km 11

Dislivello: m 400

Tempo di percorrenza: 3 ore

Acqua potabile lungo percorso: fontana a 6 km

Adatto ai più piccoli: passeggiata lunga per i più piccoli

Difficoltà: nessuna

Traccia kmz e traccia gpx: 



Il sentiero San Donato porta, partendo dal Barbagianni, alle grotte di San Donato. Le grotte sono naturali e rappresentano il livello del mare che copriva i Colli Berici; le onde scavarono le rocce mostrandoci oggi con chiarezza dove arrivava il mare milioni di anni fa. Grotte simili, anche se non così suggestive, si trovano, alla stessa altezza sul livello del mare, in altre località dei Colli Berici. Intorno al 1200 le grotte di San Donato hanno ospitato un convento e nel 1980 gli alpini hanno costruito la chiesetta alla base delle grotte.


Partendo dal Barbagianni si percorre tutta la cresta della collina Riveselle. Arrivati al passo che porta a Pozzolo si prosegue diritti seguendo il sentiero degli ulivi che porta fino all’agriturismo Le Mandolare, storico produttore di olio biologico. Incrociando la strada asfaltata si scende per 100 m e si imbocca il sentiero sulla sinistra. Da lì si sale fino ad arrivare alla strada che porta alle grotte, già visibili durante l’ascesa.


Per il ritorno si segue la strada principale che scende. Incrociata la strada provinciale, si prosegue diritti lungo la carrareccia di fronte che, più avanti, diventa un largo sentiero chiamato Scajara e che conduce al passo di Pozzolo. Da lì si torna per il sentiero percorso all'andata.


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Barbagianni - Lago di Fimon e ritorno

Lunghezza: Km 55

Dislivello: m 1100

Traccia kmz e traccia gpx: si

Mezzo: bici gravel, bici da corsa, city bike

Asfalto: 85 %

Strade bianche: 15 %




Giro da affrontare in bicicletta partendo dal Barbagianni.

Il mezzo ideale è una bici da gravel ma può andare bene anche una bici a pedalata assistita, bici da corsa o city bike purché munite di gomme non troppo strette. Il giro ci permette infatti di percorrere alcune strade bianche non impegnative ma comunque scarse di aderenza.

Inoltre è necessario un minimo di allenamento visto che i km da percorrere saranno 55 per un dislivello di 1100 m.

La traccia va seguita in senso antiorario.


Si parte dal Barbagianni e si segue la strada ai piedi dei colli fino a Costozza. Da li saliamo per la strada bianca denominata Santa Tecla che ci porta in quota.

Scendiamo poi verso Vicenza e arriviamo al lago di Fimon passando per Pianezze.

Per il ritorno si sale in direzione di San Giovanni in Monte, si passa per Pozzolo di Villaga e si scende a Toara.



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